Sicurezza e gestione degli asset IT in rete

Il Blog di T-HelpDesk

Normative, best practices e strategie per minimizzare i rischi

29 May 2025
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Dispositivi, software, dati, infrastrutture, quanto siamo davvero consapevoli del loro valore – e della necessità di proteggerli?
Non basta installare software e aggiornare sistemi: proteggere gli asset IT è una responsabilità che coinvolge l’intera governance aziendale.

Asset informatici aziendali: cosa sono e perché sono importanti

Asset informatici aziendali: cosa sono e perché sono importanti

Gli asset informatici aziendali comprendono tutte le risorse tecnologiche che contribuiscono alla gestione e al funzionamento quotidiano di un'azienda.
Parlare di asset IT significa riferirsi a tutto ciò che sostiene le attività tecnologiche di un’organizzazione. Non solo i dispositivi fisici come server, PC o router, ma anche i software in uso, le reti che collegano gli uffici, le piattaforme cloud e – forse l’elemento più importante – i dati.
Ogni elemento è un tassello critico del sistema. Gestirlo in modo efficace significa garantire continuità operativa, sicurezza e – in ultima analisi – il successo dell’azienda.

Normative fondamentali per la gestione degli Asset IT

Normative fondamentali per la gestione degli Asset IT

La gestione degli asset IT, soprattutto quelli collegati in rete, richiede la conformità a specifiche normative per garantire sicurezza e affidabilità, e non può prescindere dal rispetto di normative fondamentali. Tra le più rilevanti:

  • GDPR – Il Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (UE 2016/679) è molto più di un obbligo legale: è un pilastro per costruire fiducia con clienti, dipendenti e partner.
    Chiunque raccolga, archivi o elabori dati personali – dai nominativi dei clienti alle email dei collaboratori – deve garantire trasparenza, sicurezza e diritti digitali.

  • ISO/IEC 27001 – Questo standard internazionale fornisce un quadro certificabile per costruire e mantenere un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (ISMS).
    È utile per identificare i rischi informatici, stabilire controlli e monitorarne l’efficacia nel tempo.
    Adottarlo non significa solo “essere più sicuri”, ma poter dimostrare in modo strutturato di gestire le informazioni aziendali in modo sicuro e consapevole – un plus in termini di reputazione, soprattutto in ambito B2B.

  • NIST Cybersecurity Framework – Sviluppato dal National Institute of Standards and Technology (USA),questo framework è diventato un riferimento globale per le aziende che vogliono analizzare i rischi cyber, prepararsi e rispondere in modo efficace agli attacchi.
    Non è una norma obbligatoria, ma una guida flessibile e modulabile su cinque funzioni chiave: identificare, proteggere, rilevare, rispondere, ripristinare.

  • PCI-DSS – Se un’azienda gestisce o trasmette dati di carte di pagamento (es. carte di credito),il Payment Card Industry Data Security Standard è il riferimento da seguire.
    Nasce dalla collaborazione tra i principali circuiti (Visa, Mastercard, American Express, ecc.) per proteggere le transazioni e ridurre al minimo i rischi di frode e furto dati.
    Include requisiti come la crittografia dei dati, la segmentazione della rete e il monitoraggio continuo delle attività.
    Essere conformi a PCI-DSS non solo tutela i clienti, ma aiuta a prevenire sanzioni, blocchi delle transazioni e danni reputazionali.

È fondamentale non solo essere a conoscenza di tali normative, ma anche implementarle accuratamente per gestire al meglio gli asset IT e mitigare i rischi legati alla sicurezza informatica.

Best Practices per la gestione efficace degli Asset IT

Best Practices per la gestione efficace degli Asset IT

Una gestione efficace degli asset IT si basa su best practice quotidiane che assicurano sicurezza, efficienza e conformità normativa. Tra queste:

  • Inventario sempre aggiornato: conoscere esattamente cosa si possiede e dove si trova è fondamentale per ogni decisione aziendale.

  • Monitoraggio continuo: l’utilizzo di strumenti automatici permette di rilevare anomalie e intervenire tempestivamente prima che diventino problemi concreti.

  • Manutenzione preventiva: effettuare controlli e aggiornamenti programmati aiuta a evitare guasti e malfunzionamenti, riducendo fermi e costi imprevisti.

  • Gestione attenta delle licenze: mantenere sotto controllo scadenze e diritti d’uso previene sanzioni e sprechi economici.

  • Procedure standardizzate: adottare processi uniformi minimizza gli errori e aumenta l’efficienza operativa.

Oltre a queste pratiche ufficiali, è importante considerare anche i rischi legati al Shadow IT, ovvero quei dispositivi, software e strumenti personali che entrano nel perimetro aziendale senza essere censiti o controllati, spesso attraverso politiche di Bring Your Own Device (BYOD). Questi asset non ufficiali non sono soggetti alle medesime policy di sicurezza, rappresentando quindi potenziali vulnerabilità difficili da tracciare e gestire. Una strategia completa di IT Asset Management prevede quindi anche la mappatura e il monitoraggio di questi elementi non ufficiali, per garantire una visibilità totale e una maggiore protezione contro le minacce informatiche.

I principali rischi di attacchi hacker e come mitigarli

I principali rischi di attacchi hacker e come mitigarli

La crescente dipendenza dalle tecnologie informatiche espone le aziende a vari rischi di attacchi hacker, che possono compromettere seriamente la sicurezza dei dati e delle infrastrutture IT. Malware, ransomware, phishing, attacchi DDoS. I rischi sono tanti e in continua evoluzione.
Ma per ogni minaccia, esistono contromisure efficaci:

  • Malware e ransomware: questi software malevoli possono infettare la rete, criptare o cancellare dati importanti. Per prevenirli, è essenziale mantenere aggiornati i sistemi anti-malware e formare i dipendenti sulla sicurezza informatica, oltre a implementare robuste strategie di backup e disaster recovery.

  • Phishing: gli attacchi di phishing sfruttano tecniche di inganno per inducere gli utenti a fornire credenziali sensibili. L'adozione di filtri antispam avanzati, la verifica in due passaggi e sessioni di training regolari su come riconoscere e gestire i tentativi di phishing sono misure preventive cruciali.

  • Violazioni di dati: e perdite di dati possono avere conseguenze devastanti. Utilizzare soluzioni di crittografia dei dati, condurre regolari audit di sicurezza e rispettare normative come il GDPR aiutano a proteggere le informazioni sensibili.

  • Attacchi DDoS: gli attacchi Distributed Denial of Service possono rendere una risorsa online non disponibile, spesso per danneggiare l'operatività aziendale. Implementare una protezione DDoS adeguata tramite i fornitori di servizi cloud e usare strumenti di mitigazione del traffico sono modi efficaci per difendersi.

La prevenzione inizia dalla consapevolezza. E dalla capacità di anticipare.

Gestire correttamente gli asset IT è fondamentale per garantire sicurezza, efficienza e conformità normativa. Best practice come inventario aggiornato, monitoraggio continuo e manutenzione preventiva aiutano a prevenire problemi e rischi. Non bisogna sottovalutare lo Shadow IT, una fonte importante di vulnerabilità se non monitorata. Conoscere le minacce e adottare contromisure efficaci è la chiave per proteggere l’azienda e garantirne la continuità nel tempo.

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